Piero Volpi, responsabile dello staff medico dell’Inter, ha parlato a La Gazzetta dello Sport dei rischi che corrono i calciatori al ritorno in campo dopo una sosta così lunga. “Forse una settimana in più prima di tornare in campo con il campionato sarebbe da auspicare” ha dichiarato Volpi, “non bisogna accorciare troppo i tempi. Basta guardare la Bundesliga, ripresa lo scorso fine settimana. Ci sono stati molti problemi muscolari, su questo tipo di infortunio i giocatori possono correre maggiori rischi. D’altra parte con le partite ravvicinate si alza il livello del rischio“. “La statistica dice proprio questo, ovvero che aumentano i rischi quando più giochi e meno ti alleni. Così non si recupera bene. Non dimentichiamo che si dovranno fare le trasferte con difficoltà che ancora non conosciamo. Il protocollo sarà preciso. Non saranno trasferte normali, servirà stare attenti in tutte le situazioni” ha aggiunto il medico.
In questo senso, Volpi ha spiegato che “anche le 5 sostituzioni sono un aiuto importante. Dal punto di vista medico consentono di equilibrare meglio la rosa e risparmiare i giocatori che sono più affaticati“. Il problema però permane e preoccupa i protagonisti: “Oggi i calciatori sono preoccupati e tutto l’ambiente all’interno delle società è psicologicamente provato. La pressione che sentiamo è molto alta, ci troviamo davanti a una situazione senza precedenti” ha raccontato il medico. “C’è ovviamente la possibilità del contagio, ma anche gli infortuni sono un problema che non si può sottovalutare” ha aggiunto Volpi, che ha concluso: “Credo che questo mese di allenamenti in cui ci sarà un graduale ritorno alla normalità aiuterà moltissimo i giocatori. Così lo stress del ritorno in campo dovrebbe in parte diminuire“.