In condizioni normali è difficile vedere gare come quella di Le Mans del 17 maggio 2009, quando Jorge Lorenzo ha conquistato il Gran Premio di Francia precedendo di oltre 17 secondi la Kawasaki di Marco Melandri e di quasi 20 la Honda di Dani Pedrosa. Una gara stravolta da un sole spuntato dopo il semaforo verde, che ha costretto i piloti a un immediato rientro ai box per cambiare la moto, e che ha dato la possibilità a tutti di giocarsi le posizioni più ambite.
Il maiorchino è in prima fila nella seconda casella della griglia di partenza. In pole position c’è Pedrosa, che nelle qualifiche del sabato è riuscito a stampare un tempo migliore del connazionale. L’asfalto è bagnato, e tutti i piloti scendono in pista con le gomme rain. Le condizioni sul circuito transalpino, però, cambiano rapidamente, e nel giro di pochi minuti la superficie diventa difficilmente percorribile con le gomme da pioggia. Risultato: tutti ai box per un veloce cambio e poi via, tutti di nuovo in pista.
La sosta obbligata però spariglia le carte in tavolta, e molti piloti ne approfittano. Altri, invece, non ne beneficiano affatto. Valentino Rossi, con le gomme ancora fredde, prova a forzare e si ritrova per terra fuori pista. Il Dottore prosegue la gara, ma taglierà il traguardo per ultimo con diversi giri di ritardo. Intanto là davanti Jorge Lorenzo fa gara a sé, chiudendo con 17 secondi e 71 centesimi di vantaggio su uno storico Marco Melandri, che con la Kawasaki raggiunge il secondo posto davanti al pole man Pedrosa.