Il campionato scozzese di calcio è terminato: il titolo va ai Celtic, mentre gli Hearts sono retrocessi. Questa la decisione definitiva arrivata al termine della riunione di lunedì del consiglio di amministrazione, dopo l’accordo della scorsa settimana dei 12 club circa l’impossibilità di riprendere a giocare. Il criterio che ha determinato la classifica finale è quello della media punti per partita, che ha modificato solo la posizione dello St. Johnstone, scalato in sesta posizione, scavalcato dall’Hibernian. Il titolo è stato invece assegnato ai Celtic, che all’interruzione del campionato, lo scorso 13 marzo, vantavano 13 punti di vantaggio sui Rangers, secondi in classifica (anche se con una partita giocata in più). Da una parte il titolo, dall’altra la retrocessione che spetta agli Hearts, ultimi in classifica. Il club di Tynecastle spera a questo punto che venga accolta l’ipotesi di estendere la massima serie di campionato ad un numero maggiore di squadre.
Neil Doncaster, amministratore delegato della SPFL, ha dichiarato che la “visione chiara e unanime” delle società era quella di non poter giocare le restanti otto partite e ora la lega può pagare ai club i circa 7 milioni di dollari di montepremi. “L’attenzione si concentrerà ora sul modo in cui il calcio possa tornare in sicurezza il prima possibile. Nessuno dovrebbe illudersi in quanto sarà complicata e difficile la sfida per riportare il calcio scozzese alla normalità” ha dichiarato Doncaster.