Aldo Montano non ha ancora metabolizzato del tutto lo slittamento dei Giochi Olimpici: “Alla mia età un anno conta molto di più. Ad oggi sarei stato pronto per affrontare la grande impresa e concludere a Tokyo la mia carriera. Tra una stagione vedremo. Se ci saranno le basi per provarci andrò fino in fondo anche perché chiudere fuori dalla pedana un percorso così lungo come il mio non sarebbe bello”. Un problema anagrafico per lui, che a settembre spegnerà 42 candeline. Lo schermidore nel 2021 vorrebbe esserci comunque a tutti i costi: “Lo stop prolungato cui siamo stati sottoposti e che ancora non è terminato, perché la scherma è uno sport di contatto, mi ha permesso di riflettere. Quando ci sarà un calendario preciso e si potrà parlare di programmazione farò un’attenta analisi di concerto con la mia famiglia, il mio staff, gli amici più stretti”.
Con Tuttosport si è anche discusso di un eventuale ruolo di portabandiera a Tokyo “ma concretamente mai nessuno mi ha proposto di ricoprire tale figura. In ogni caso sarebbe stato prematuro. Già solo il fatto che però se ne parli mi riempie di orgoglio, a livello personale e per la dinastia dei Montano che oggi rappresento. Sarebbe un onore portare la bandiera italiana in occasione di una rassegna olimpica. Anche per questo vedremo gli eventuali sviluppi”.