Francesco Marroccu, direttore sportivo del Genoa, ha parlato ai microfoni di SkySport24 della situazione che sta vivendo il calcio italiano, con i problemi finanziari causati dall’emergenza sanitaria. In merito ai rapporti con le grandi società Marroccu ha dichiarato: “Credo che i rapporti saranno ancora più forti, sono rapporti storici che non possono essere messi in discussione. Anzi ci sarà bisogno di sinergie di mercato, i rapporti costruiti dal Genoa verranno rinsaldati. Quello che potrebbe cambiare è che mancando i flussi di denaro dovremo stare più attenti a contenere i costi e a costruire società ancora più solide“. Il DS del Genoa ha parlato anche del settore giovanile: “Lo cureremo come abbiamo sempre fatto, ma la grossa differenza sarà quella di applicare un tetto salariale, saranno inferiori le entrate quindi bisognerà ridurre le uscite. Credo serva un mix tra Fair Play Finanziario e Salary Cup“.
Sui giocatori in scadenza e i riscatti: “Io credo che andando verso la ferma idea che abbiamo tutti di riprendere a giocare, il periodo di tempo che verranno utilizzato oltre il 30 giugno sarà quello che determinerà la fine della stagione, si potrebbe finire attorno al 10 agosto. Il Genoa avrà tanti obblighi contrattuali già normati e tante scelte che saranno frutto di nuove negoziazioni” ha spiegato Marroccu circa i contratti in scadenza e i riscatti, “più che sul prezzo io ragiono sulla durata, si utilizzeranno di più i prestiti a lungo termine. I contorni economici sono cambiati per tutta Europa e tutto il mondo“. Marroccu ritiene sia prematuro parlare dei cali dei cartellini dei giocatori e aggiunge: “Penso che la UEFA coglierà l’occasione per fare delle modifiche a livello di regolamenti. È un momento di grande cambiamento, certi numeri probabilmente dovremo dimenticarli“.
Altro aspetto che inevitabilmente cambierà sarà la durata del calcio mercato: “Credo che questa stagione necessiterà di un mercato più lungo, ci saranno da sistemare molte situazioni. Magari non più lungo, ma sicuramente non più corto perché le negoziazioni saranno più complesse. Bisognerà lavorare molto sugli scambi e sugli accordi tra club. Sicuramente continueremo sulla falsariga di quanto fatto a gennaio, lo spirito di appartenenza al Genoa è fortissimo e faremo sempre di questo il caposaldo anche nei prossimi mercati“. “Non vedo un cambio di rotta rispetto al passato, sarà un mix tra giocatori italiani e stranieri” aggiunge Marroccu, che precisa come sia improbabile pensare di lavorare sul mercato in smartworking: “È impossibile, al telefono le bugie non vengono bene. Bisogna vedersi faccia a faccia“.
Marroccu ha parlato anche dell’introduzione del semi-professionismo: “È una misura che dobbiamo adottare per sgravare le squadre di C da un peso che non possono sorreggere. Non cambierei il numero di squadre ma lo status di una parte di quelle“. Per quanto riguarda le seconde squadre, il direttore sportivo ha dichiarato: “Per una dimensione come quella del Genoa potrebbe ritardare la crescita dei giocatori, secondo me da noi può avvenire direttamente il travaso dalle giovanili alla prima squadra“. “Nicola? Il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti, non ci saranno problemi per ripartire con lui anche il prossimo anno. La stabilità tecnica è uno dei vantaggi maggiori che un club possa avere” ha aggiunto Marroccu, che sul derby con la Sampdoria ha detto: “Al di là di tutto spero che sia vincente e che il risultato dell’ultimo sia solo un brutto ricordo, me lo immagino solo vittorioso“.