Ciclismo

La rabbia di Cipollini: “Il nostro ciclismo come l’Italia in Europa: ruolo secondario”

Mario Cipollini - foto di Eric HOUDAS CC-BY-SA-3.0,2.5,2.0,1.0

Le nuove date del calendario ciclistico comunicate dall’Uci hanno creato malcontento e polemiche da parte di tanti campioni italiani. Tra questi, anche Mario Cipollini, che secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, ha affermato: “Il ciclismo italiano sta all’Uci come l’Italia sta all’Europa. Cambia solo chi comanda, la Francia al posto della Germania, ma non la nostra posizione. Premesso che era una situazione molto complicata e con poche via d’uscita, ci voleva più rispetto per il Giro. Vederlo sovrapposto alle grandi classiche e alla Vuelta fa male e significa che del Giro interessa nulla. Ma queste sovrapposizioni sono una mancanza di rispetto anche per le altre corse. Poi per capire bene i rapporti di forza pensate che hanno rinviato i Giochi: eppure qui tutto ruota attorno al Tour. Vuole dire che l’Aso è più forte del Cio. In Italia servirebbe gente che abbia davvero voglia di sacrificarsi per il bene del nostro sport, non per interesse personale. Di Rocco invece è un politico romano che vive nel suo mondo”.

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