Per la Formula 1 Abu Dhabi significa fine di un percorso, di un campionato o di un sogno. Per Fernando Alonso, invece, nel 2018 la tappa di Yas Marina è significata la fine della carriera. L’appuntamento odierno de ‘L’angolo del ricordo’ ci porta indietro al Gran Premio di Abu Dhabi 2018, weekend nel quale lo spagnolo disputò l’ultima gara della sua carriera nella classe regina. Due titoli mondiali, 32 vittorie, 97 podi e 22 pole position: numeri da urlo per Nando che durante il suo percorso in F1 è riuscito a porre fine all’impero di Michael Schumacher, record-man di tutti i tempi con 7 titoli.
C’è da dire, però, che dopo i due Mondiali vinti con la Renault Fernando ha sbagliato numerose scelte, per tempistica e progetto. Il suo passaggio in McLaren si è rivelato controproducente per la presenza di un giovane Lewis Hamilton capace di imporsi fin dalle prime gare. E in Ferrari il sogno iridato è spesso svanito per piccolezze negli ultimi appuntamenti dei vari Mondiali disputati in Rosso. Ma la scelta che ha messo fine ai sogni di gloria di Nando è stata quella del ritorno in McLaren nel 2015, in una scuderia decisamente sotto gli standard dei tempi d’oro.
A suon di ‘GP2 engine‘, ‘Fantastico, la macchina è ancor più lenta di prima‘ e ‘Penso che dovremmo tornare ai box per ritirarci‘, Alonso non ha mai nascosto tutta la sua frustrazione contro il team, spesso facendo irritare la Honda (che a quel tempo motorizzava la scuderia di Woking). Ma nonostante i numerosi ritiri per i problemi tecnici e i tanti piazzamenti fuori dalla zona punti, Alonso ha sempre tirato fuori l’animo racing divertendosi nei ruota a ruota in mezzo alla griglia e mostrando di non aver perso per strada il talento e la lucidità che da sempre lo hanno contraddistinto.
È proprio per questo che l’undicesimo posto di Abu Dhabi nella sua gara finale poco ha influito sulla festa interamente dedicatagli nell’immediato post gara. Hamilton, vincitore del GP e del Mondiale, si presenta sul rettilineo del traguardo seguito dalla Ferrari di Vettel e, qualche secondo più tardi, arriva anche Nando. I tre campioni del mondo danno così vita a un triplo ‘donuts’ per festeggiare la carriera di Alonso, ricca di imprese e soddisfazioni mai oscurate dagli ultimi anni grigi in McLaren. Nelle interviste un pizzico di commozione c’è e Alonso tiene a precisare: “Rimarrò sempre un fan di questo sport“. Ma ancora oggi non è chiaro se un giorno Nando ripenserà a un possibile ritorno…
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