Luca Marini e Simone Corsi (Moto 2) - Foto Antonio Fraioli
Amarcord

L’angolo del ricordo: Sepang 2018, la prima vittoria in carriera di Luca Marini

Nello sport, come nella vita in generale, arrivare al successo non è affatto semplice e, per chi ha sulle spalle una pesante parentela, è ancor più complicato riuscire ad imporsi. C’è il rischio di subire spesso scomodi paragoni, che potrebbero quasi vanificare tutto l’impegno e gli sforzi profusi per raggiungere l’obiettivo prefissato, creando un’eccessiva pressione, soprattutto negli atleti molto giovani.

Dall’altra parte, in caso di una costante fiducia ricevuta, nonostante risultati non proprio esaltanti, qualcuno potrebbe insinuare che lo sportivo in questione sia raccomandato, che si trovi in una posizione di vantaggio rispetto ad altri per via della sua parentela. Le parole, però, com’è risaputo, se le porta via il vento, mentre sono i fatti a fare la differenza e a dimostrare di che pasta sia fatta una persona.

Il pilota dello Sky Racing Team VR 46, Luca Marni, che partecipa al mondiale di Moto2, ha vissuto sulla sua pelle tutti questi problemi, essendo il fratellastro minore di un 9 volte campione del mondo di motociclismo come Valentino Rossi.

Il giovane Marini, nato ad Urbino il 10 agosto del 1997, però, con il tempo ha dimostrato il suo talento, mettendo a tacere tutte le voci sul suo conto. In particolare, dopo una costante crescita nella categoria intermedia, ha trovato la sua consacrazione nel Gran Premio della Malesia del 2018, sul circuito di Sepang.

La stagione di Luca non comincia per il verso giusto ma, una volta superate le difficoltà, trova una buona continuità, centrando il suo primo podio in carriere al Sachsenring, in Germania. Nella gara successiva sul tracciato di Brno, in Repubblica Ceca, ottiene la sua prima pole position e, il giorno dopo, chiude al secondo posto, alle spalle del portoghese Miguel Oliveira, in corsa per il titolo, come il compagno di squadra dell’umbro, Francesco Bagnaia.

Anche in Austria il pilota italiano si rende protagonista, conquistando il terzo podio consecutivo, grazie al terzo posto dietro ai soliti Bagnaia e Oliveira. Nei sei seguenti Gran Premi ottiene soltanto un secondo posto in Thailandia, complice anche un po’ di sfortuna a seguito di alcuni dubbi contatti di gara.

La vittoria per Marini è comunque nell’aria e, infatti, nel penultimo round dell’anno, a Sepang, l’azzurro ottiene il secondo miglior tempo nelle qualifiche, inferiore solo ad un’altro fratello d’arte, Alex Marquez. Luca scatta bene allo spegnimento dei semafori, così come Oliveira, che balza in testa alla corsa.

Il pilota dello Sky Racing Team VR 46, dopo qualche curva, completa il sorpasso ai danni del portoghese che, nel frattempo, è braccato dal rivale Bagnaia, ad un passo dal titolo iridato. Con il passare dei giri Marini incrementa il suo vantaggio, mentre i due alle sue spalle continuano a darsi battaglia, almeno fino a quando il ragazzo umbro non commette un sbavatura, che permette ad Oliveira di rifarsi sotto.

Negli ultimi giri Luca Marini si riprende sette decimi di vantaggio sull’avversario e, alla fine, riesce a conquistare la sua prima vittoria in carriera nel Gran Premio della Malesia 2018, sul tracciato di Sepang. Doppia gioia nel Team Sky, con Bagnaia che si laurea campione del mondo di Moto2, evento che, però, non rende assolutamente secondario il trionfo del compagno di squadra. Luca Marini non è più soltanto il fratello minore di Valentino Rossi, ma ha dimostrato di avere davvero la stoffa del campione.

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