Calcio

Calcio in sospeso: tra chiusure e possibilisti l’unica certezza sembra il Tour De France

Matthijs De Ligt e Leonardo Bonucci, Juventus - Foto Antonio Fraioli

Una situazione certamente complessa e non potrebbe essere altrimenti vista la particolarità del momento che si sta attraversando e che non ha precedenti a livello di storia. Un qualcosa di così difficile che si ripercuote su tutti gli ambiti del viver quotidiano, anche nello sport. Si parla di calcio, che in materia di sport è, da sempre, il più amato dagli italiani: il campionato è inevitabilmente fermo e si naviga a vista. In realtà è come se si stesse sulle montagne russe, visto che i pareri si susseguono, anche del tutto discordanti tra di loro. Possibilisti in materia di riapertura e categorici nel mandare a monte la stagione: sono queste le due fazioni che si contrappongono già da diverse settimane.

Nessuno ancora, tra coloro che hanno facoltà di decidere, ha preso una posizione ufficiale: il ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, che nei giorni scorsi era stato piuttosto categorico, ha rilasciato nelle ultime ore una dichiarazione un po’ più possibilista parlando di apertura. In sostanza quello che fino alla scorsa settimana sembrava un no deciso, sta diventando un forse. Lo stesso presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha voluto sostenere l’importanza di una ripresa, pur invitando il mondo del calcio italiano a studiare un piano B qualora non fosse possibile tornare in campo.

Si parla di soldi, inutile girarci intorno; non di spettacolo, anche perché nell’eventualità si ripartirebbe con stadi chiusi, senza pubblico. Il calcio è alle prese con una crisi che dovrà gestire per evitare di finire a gambe all’aria, parlando strettamente di conti. Una delle prime industrie del paese, tra le più solide, perché nel concreto il calcio questo è, si trova adesso a dover fare i conti con un rosso di bilancio che la potrebbe riguardare da vicino.

Basti pensare a tutto ciò che il calcio si porta dietro in materia di introiti indiretti: il settore delle scommesse ad esempio, che adesso è fermo. Le sale scommesse sono, ovviamente, ancora chiuse: la data valida per la riapertura dovrebbe essere in concomitanza con bar e ristoranti, ovvero il 18 maggio. D’altra parte, ad oggi ci sarebbe ben poco su cui scommettere visto che in Europa il calcio è fermo e si sta giocando solo in Bielorussia. Per gli amanti delle scommesse ci sono altri sport cui guardare: come nel caso del ciclismo, visto che proprio in queste ore sono uscite le quote vincente per il Tour de France, come si può leggere sul portale di scommesse Betnero, e che si svolgerà dal 29 Agosto al 20 Settembre.

E forse, tornando a parlare strettamente di calcio, è proprio agli altri sport che bisognerebbe guardare per cercare di capire come si stanno muovendo: il ciclismo ripartirà ad agosto con la famosa ed ambita gara francese. Segno evidente che pensare di ripartire prima non era possibile; vale allora la pena chiedersi se convenga cercare di portare a chiusura questa stagione calcistica a tutti i costi o se, in alternativa, non sia meglio chiuderla così e fare in modo che la prossima possa partire correttamente, senza intoppi, facendosi trovare pronti al via. E, ovviamente, cercando una soluzione per salvare i conti delle società.

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