Calcio

Serie A, Malagò: “Ha il diritto di ricominciare, ma se non si può ci vuole piano B”

Giovanni Malagò
Giovanni Malagò - Foto Osservatorio Promozione Sportiva

“Leggo le dichiarazioni dei vari esponenti, io penso di avere esercitato il mio ruolo che è quello di presidente del Coni: in epoche non sospette ho sostenuto che la Serie A ha il diritto e il dovere di ricominciare e finire il campionato, poi ci sono degli altri soggetti che possono e devono intervenire se ritengono che elementi o protocolli non funzionano. Se queste cose dovessero succedere è indispensabile avere alternative per evitare di finire a carte quarantotto”. Lo ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervenendo sul dibattito dell’eventuale ripresa del campionato di Serie A, attualmente fermo dallo scorso 9 marzo. “Siamo in buona compagnia nella ripartenza, il mondo dello sport era altrettanto clamorosamente fermo con tutto quello che implica – ha proseguito il capo dello sport italiano, ai microfoni di Raisport, parlando della possibilità di allenarsi in maniera individuale – Le problematiche che possono esistere ai vari livelli, una buona parte si è rimessa in moto e speriamo di ricongiungerli tutti. Pellegrini? Federica è il simbolo di quello che non rappresenta il calcio di vertice e più di tutte aveva la volontà e il desiderio di ricominciare gli allenamenti. Non mi sembra che ci siano state discriminazioni”.

Un pensiero anche sulle Olimpiadi di Tokyo, rinviate al 2021: “Rispetto le opinioni altrui, ritengo che il comitato organizzatore non ha voluto dire una cosa negativa (riferendosi alla possibile cancellazione ndr), ha semplicemente detto che questa ipotesi verrebbe presa in considerazione se dovessero persistere certe situazioni, ma questo è un tema che riguarda tutto non solo le Olimpiadi. Ma, oggi, sono assolutamente al sicuro”.

SportFace