Ci sono atleti che entrano nella storia a suon di medaglie e trofei, ma in alcuni casi basta una sola gara per scrivere il proprio nome nell’albo dei record. Il 7 gennaio 1996, nel corso della quarta giornata di ritorno della Serie A1 maschile, a stabilire un nuovo record fu Jan Posthuma. Nella stagione 1995/1996, il pallavolista olandese militava al Gabeca Galatron Montichiari. Il 7 gennaio ’96, la squadra allenata da Andrea Anastasi ospitò la MTA Padova di Yuri Sapega. Furono proprio i veneti ad imporsi al tie-break al termine di una battaglia durata 2 ore e 35 minuti (13-15, 16-14, 13-15, 15-11, 10-15). Tuttavia, Montichiari poté festeggiare la prestazione da record del centrale olandese, che scrisse il proprio nome nel libro dei record grazie ai 13 muri realizzati nel match.
Il centrale di 209 centimetri, alla settima stagione nel campionato italiano, era il miglior muratore del periodo: in 163 partite di regular season, Posthuma aveva realizzato 787 muri, staccando Andrea Lucchetta che ne vantava 618 (anche se con 9 partite in meno). In quel match contro Padova, Posthuma realizzò 13 muri-punto, stabilendo il primato per il maggior numero di muri vincenti realizzati in una sola partita con set a 15. Il precedente record di 12 muri in un solo match apparteneva già all’olandese, che lo deteneva assieme a Baldi, Hovland e Lucchetta. Il primato, inizialmente limitato alle partite con set a 15, divenne poi assoluto. Infatti, complice il passaggio al rally point system, la prestazione di Posthuma venne eguagliata ma mai superata. A raggiungere quella cifra record di 13 muri fu un ventenne Alessandro Fei nel match Padova-Napoli (terminato poi 3-1) della stagione 1997/1998.