Scontro a distanza tra Zak Brown e Mattia Binotto. Hanno fatto discutere in casa Mercedes le frasi del team principal della Ferrari secondo cui “la Formula 1 deve essere l’apice del motorsport, in termini di tecnologia e prestazioni. Deve essere attraente per i costruttori e per gli sponsor che vogliono essere associati al campionato più prestigioso. Troppe restrizioni potrebbero abbassarne il livello, avvicinandolo a quello delle serie inferiori”.
La risposta del team principal della Mercedes non si è fatta attendere più di tanto: “Il messaggio di Binotto è contraddittorio, parla di difendere il DNA della F1 – ha rivelato Brown – che è fatto da costruttori, e apre alle macchine per clienti che più che la F1 moderna ricorda gli anni ‘70. Fissare un tetto alle spese non mette in pericolo il suo ruolo apicale nell’automobilismo. Mi spiacerebbe se la Ferrari andasse via, vorrei che restassero tutti. Ma la F1 si può fare anche con 18 macchine, persino con 16 ma non con 14. La F.1 potrebbe sopravvivere senza di loro, ma preferisco che rimangano nel nostro sport”.