Marc Marquez è stato un pilota capace di imporsi fin da subito in MotoGP. Vittoria all’esordio nel Mondiale dei grandi, con il titolo della classe regina conquistato nel 2013, e tanti altri record battuti con una rapidità invidiabile. Nel 2014, con il ritorno del Motomondiale in Argentina, chi se non lui poteva battezzare il neonato circuito di Termas de Rio Hondo, attualmente l’unico teatro delle gare di MotoGP in Sudamerica.
Il 27 aprile va in scena la terza gara della stagione. Le prime due, guarda caso, le ha vinte Marquez, che ha subito messo in chiaro di voler confermare il titolo ottenuto pochi mesi prima. Il Cabroncito parte dalla pole position, ma vede passare davanti un Lorenzo carico di motivazioni e intenzionato a portare a casa il primo posto nella prima gara sulla nuova pista argentina, dopo due gare che lo hanno visto terminare molto più indietro. Il numero 93 non prova subito a contrattaccare il connazionale, anzi, si mette alle spalle di Jorge e adotta una strategia conservativa, in modo da avere le gomme ancora in buono stato nei giri decisivi. Intanto va forte anche Dani Pedrosa, che non molla i due colleghi nelle prime posizioni.
Nella seconda parte di gara, però, le cose cambiano. Al momento opportuno Marquez scavalca Lorenzo e tenta subito la fuga, guadagnando centesimi preziosi sul numero 99, il quale poco dopo viene superato anche da Pedrosa. Alla fine a tagliare il traguardo è ancora il giovane prodigio di Cervera, che a fine anno alzerà il suo secondo trofeo consecutivo nella classe regina.
