Calcio estero

Uli Hoeness: “La fretta del calcio non deve portare alla morte delle persone”

Il governo ha lavorato molto bene: la difficoltà economica del calcio è sotto gli occhi, ma non devono esserci né due né un morto in più per la fretta di ricominciare“. Questo in sintesi il pensiero di di Uli Hoeness, attaccante della Germania campione del mondo nel ’74. “Sarei anche molto felice se alcuni fanatici della riapertura, che non stanno andando così bene nei sondaggi di opinione, avessero un sussulto – ha aggiunto – non è ammissibile che si perda anche una sola vita per una settimana o due di divertimento: nessuno potrebbe farsi carico di una simile responsabilità”.

E sull’idea del calcio in chiaro: “Penso sia un’idea molto buona – ha concluso Hoeness – gli appassionati di calcio non dovrebbero riunirsi in un salotto, e ciò ridurrebbe il rischio di infezione da virus. Ma la tv pubblica deve pagare in conseguenza di questo: non è pensabile che Sky spenda molto per i diritti, e poi ARD e ZDF trasmettano in chiaro. Bisogna pensare a una ‘compensazione’ per la tv a pagamento”.

 

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