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Serie A, caos Milan-Verona-Parma se non finisce il campionato: i criteri che può adottare la Figc

Amir Rrahmani, Verona - Foto Antonio Fraioli

L’idea della Figc è quella di riprendere a giocare e concludere questo campionato sospeso quasi due mesi fa per via dell’emergenza coronavirus. E’ anche per questo che è stato prorogato al 2 agosto il termine ultimo per completare la stagione, ma esistono ancora troppi dubbi e c’è da considerare l’ipotesi che si possa chiudere tutto senza ripartire. Le squadre qualificate alla prossima edizione delle coppe europee, però, vanno comunicate all’Uefa e per far ciò ci si potrà rifare solo alla classifica attuale, ovvero quella maturata prima della sospensione del campionato. Per far ciò sono sostanzialmente due i criteri che potranno essere utilizzati dalla federazione, e l’utilizzo di uno piuttosto che l’altro potrebbe creare una lotta serrata per il settimo posto tra Milan, Verona e Parma. Ma andiamo con ordine.

PRIMO CRITERIO – Il primo criterio è quello del quoziente punti/partite, ovvero l’operazione che divide i punti ottenuti per le partite giocate: nessun problema per quanto riguarda le prime sei posizioni, cristallizzate in ogni caso, ma si verrebbe a creare un conflitto per il settimo posto. Il Milan ha ottenuto 36 punti in 26 partite, il Verona e il Parma 35, ma in 25 partite. Con il quoziente punti/partite, il Milan avrebbe un coefficiente di 1.38, mentre Verona e Parma di 1.40, e andrebbero così a scavalcare i rossoneri. L’Hellas è in vantaggio dal punto di vista della differenza reti sui ducali e così sarebbero proprio gli scaligeri a piazzarsi settimi (+3 differenza reti contro il +1 dei crociati, vincendo peraltro l’unico scontro diretto giocato).

SECONDO CRITERIO – Il secondo criterio è quello di cui si è già discusso molto, vale a dire tenere conto della classifica in base all’ultimo turno disputato integralmente. La ventiseiesima giornata è stata giocata per intero, ma non la venticinquesima (Verona e Parma si erano viste rinviato il proprio match, mai più recuperato). Dunque i turni da considerare sarebbero proprio venticinque: le giornate da 1 a 24 e la 26, escludendo dunque la 25. La classifica cambierebbe: i rossoneri “perderebbero” un punto, quello ottenuto alla venticinquesima contro la Fiorentina, dunque si piazzerebbero a quota 35, proprio come Verona e Parma. A questo punto non conterebbero gli scontri diretti (tra queste tre squadre non si sono giocati tutti), ma probabilmente la differenza reti per determinare le posizioni, e anche in questo caso a prevalere sarebbe il Verona (differenza reti +3 contro +1 del Parma e -6 del Milan).

TERZA VIA IMPRATICABILE – C’è poi una terza via, ma appare fantasiosa: la Figc potrebbe far giocare semifinali di ritorno e finale di Coppa Italia per decretare l’ultima qualificata in Europa League (una tra Milan e Napoli potrebbero arrivare in finale e vincere il trofeo agguantando il pass), ma è praticamente irreale che si possa fermare il campionato e non la coppa nazionale.

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