Radja Nainggolan, centrocampista di proprietà dell’Inter, in prestito al Cagliari, racconta durante una diretta Instagram con l’amico Fabio Fognini come sta vivendo questi giorni in isolamento: “Quando si torna in campo? Siamo tutti in attesa, non sono abituato a questa vita. Io vorrei giocare, allenarmi ma sarei egoista perché continuano a morire persone, i contagi continuano a esserci”. Il centrocampista belga ha voluto ripercorrere la sua carriera ed è finito a parlare della Roma, che occupa un posto speciale: “Lì ho lasciato il cuore. Sono molto legato alle piazze in cui sono stato ma a livello calcistico, di spogliatoi, di giocatori con cui sono stato, è stata un’esperienza unica. Purtroppo il carattere, il mio essere orgoglioso mi ha fatto cambiare piazza”. E passando all’avventura in nerazzurro, invece, ha qualche rimpianto: “Sono stato sfortunato. Ero arrivato li’ con tanto entusiasmo, poi mi sono fatto male ma se vedo le statistiche posso essere soddisfatto anche se non si è visto il miglior Nainggolan. Speravo in una possibilità che però non mi è stata data. Ho ancora altri due anni di contratto, l’Inter è cambiata tanto anche se potevo dire la mia. E dentro lo spogliatoio non ho avuto nessun problema con nessuno”.
Riguardo a Lautaro Martinez con il quale ha avuto modo di giocare all’Inter ha commentato: “E’ stato una bella scoperta, doveva conoscere solo meglio il campionato italiano. Mi ha impressionato nelle sue prime partite in Champions, ha fatto la differenza. Poi e’ arrivato Lukaku che e’ un’altra bestia e fanno una coppia perfetta“. Anche se, tra tutti i campioni con cui ha giocato, Nainggolan ne ha uno preferito: “Totti, mette la palla dove vuoi, indiscusso”. Infine, se si parla di tema futuro, ha aggiunto che non esclude del tutto la possibilità un giorno di allenare: “Ho sempre detto che il calcio per me finisce quando smetto ma ora che sono qua a Cagliari, ammetto che mi piace portare la mia esperienza ai ragazzi più giovani”.