Manolo Gabbiadini ritorna alla paura delle scorse settimane, testimoniando la propria esperienza con il virus: “Il calcio non è più importante delle tragedie che tante famiglie stanno vivendo. Sto bene, ora è tutto a posto. Ma ho avuto paura, lo confesso. La prima settimana ho avuto un giorno la febbre – ha rivelato al Corriere dello Sport – altri 5-6 una brutta tosse, in più non sentivo gli odori e avevo un po’ di mal di schiena. Neppure la seconda settimana ero al 100%, ma poi si è sistemato tutto.
“Prima della telefonata del dottor Baldari (il medico sociale della Samp, ndr) ero sereno e credevo di essere negativo – ha proseguito l’attaccante della Sampdoria -. Mi ricordo che quando mi disse: “Purtroppo sei risultato positivo” ci sono rimasto male: ero in casa con mia moglie e i due bambini piccoli e non volevo crederci. Il primo pensiero, più che per le mie condizioni di salute, è stato per loro e un po’ di ansia l’ho avuta. Passato un giorno abbiamo metabolizzato la notizia e abbiamo cercato di conviverci”.