Il centrocampista del Brescia Dimitri Bisoli ha rilasciato un’intervista interessante alla Gazzetta dello Sport nella quale si è soffermato, come prevedibile, sul tema della possibile riapertura del campionato italiano dopo l’emergenza coronavirus, per la quale peraltro il 26enne è sceso in campo in prima persona collaborando con dei volontari della città lombarda, tra le più colpite dalla pandemia: “Sono stato contattato da un gruppo di volontari della città e sono stato disponibile subito a fare la spesa per chi è in difficoltà. E loro provvedono alla distribuzione perché noi dobbiamo restare in casa, non molliamo, rovineremmo tutto. La mia ultima gara giocata? A Reggio Emilia il 9 marzo, porte chiuse, contro il Sassuolo. Surreale: contava di più sapere se si avesse la febbre rispetto alla tattica. Pensare al calcio senza pubblico è difficile. Al Rigamonti entro, guardo la Nord e mi emoziono. Se e quando ripartiremo, dovremo trovare le motivazioni in noi”.
Abbastanza scettico, dunque, il calciatore figlio d’arte, che poi affronta argomenti legati alle rondinelle e alla situazione di classifica che vede i ragazzi di Lopez all’ultimo posto: “Mi basterebbe tornare a correre su un campo: andrei anche solo per la parte atletica. Abbiamo perso punti per una serie di dettagli, ma non cerchiamo alibi. Con la nostra mentalità lotteremmo contro tutti perché sappiamo quanto è stata dura conquistarci la A”.