Nel lontano giugno 2013, Roger Federer conquista il suo settantasettesimo titolo Atp sconfiggendo in finale Mikhail Youzhny ad Halle, sbloccandosi (primo titolo in stagione) e riscattando una pesante sconfitta contro Tsonga al Roland Garros poche settimane prima. Per lo svizzero si tratta di uno degli appuntamenti a cui è più affezionato, lo testimoniano i sei titoli in 10 anni, dal 2003 al 2013.
Proprio nel giorno del decimo anniversario dal suo primo successo al Gerry Weber Open, Roger sfida il più grande degli Zverev ai quarti di finale, Mischa. Alexander si farà conoscere negli anni a venire proprio ad Halle, proprio contro Federer, vendicando il fratello nella finale del 2016. Ma torniamo al 2013. Roger trova per la seconda volta in carriera il russo naturalizzato tedesco, dopo che a Roma nel 2009 sudò per portare a casa il primo set per poi imporsi in due parziali (7-6 6-2). Sull’erba di Halle altre condizioni, maggiormente favorevoli all’elvetico, ma anche al suo avversario, almeno apparentemente.
La sfida che vale un posto in semifinale è a senso unico, dall’inizio alla fine. Mischa, numero 156 al mondo, prova invano a destabilizzare Federer. Non c’è verso, né al servizio e a maggior ragione nemmeno alla risposta. L’orologio si ferma al 39° minuto al momento della risposta vincente di Roger: finisce 6-0 6-0. La vittoria più umiliante mai inflitta da Federer? Forse dal punto di vista del gioco, senza dubbio dal punto di vista del punteggio.
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