“Lo ricordo con grande affetto e insieme alla nostra famiglia lo porteremo nel cuore per la bella persona che è sempre stata. Da adesso in avanti parerò anche per lui”. Questo il dolore di Simone Scuffet, il portiere dello Spezia piange la scomparsa del nonno a causa del coronavirus.“Aveva 91 anni, ha vissuto una vita piena e felice -ha aggiunto il friulano al ‘Messaggero Veneto’-. Desidero ringraziare i medici dell’ospedale di Udine che si sono presi cura di lui fino all’ultimo”. Scuffet parla poi del suo futuro: “Ho capito che in questo momento tornare a Udine non è quello che deve succedere. Allo Spezia sto bene e se dovessi restarci non ci sarebbe rammarico e tristezza pensando che sarei potuto essere da un’altra parte, perché la scorsa estate è stata fatta la scelta di mettere questo milione come contro riscatto. A La Spezia mi sto trovando molto bene. La società è molto organizzata, il gruppo rema tutto dalla stessa parte nelle difficoltà e i tifosi sono calorosi ma rispettosi. Sento grande fiducia e sto trovando quella continuità che mi era mancata. Sto migliorando sotto tutti gli aspetti, ma soprattutto parlo di più in partita con i compagni e lavoro per sentirmi sempre meglio, sempre un po’ più forte, sicuro e completo rispetto al giorno prima. Poi si vedrà, ci saranno allenatori che decideranno per me”.