Amarcord

L’angolo del ricordo: la prima medaglia europea dell’Italvolley femminile

Nazionale femminile di volley, bronzo agli Europei 1989

Nel 2019 un gruppo di donne si è riunito al Ristorante Da Pinocchio in Piazza del Mercato Centrale, a Firenze. Una rimpatriata come tante, ma di donne come poche. L’idea è partita da Barbara Fontanesi e rilanciata da Helga Chiostrini. Due nomi che non passano inosservati agli appassionati di volley. Infatti, Helga e Barbara facevano parte della Nazionale Seniores femminile che nel 1989 vinse la prima medaglia internazionale della sua storia. Con loro anche Manuela Benelli, Liliana Bernardi, Sabrina Bertini, Helga Chiostrini, Fabiana Mele, Patrizia Prati, Alessandra Zambelli, Cinzia Flamigni, Barbara Fontanesi, Mirna Marabissi, Fanny Pudioli, Sabina Turrini. Molte di loro militavano nella Teodora Ravenna che tanto ha vinto anche oltre i confini nazionali. Anche il tecnico era lo stesso, Sergio Guerra. Questo è il gruppo che con il bronzo europeo del 1989 ha fatto da apripista per la pallavolo al femminile.

La rassegna continentale del 1989 si svolse nella Germania Ovest, un paio di mesi prima del crollo del muro di Berlino. La squadra tricolore, con un’età media di appena 22 anni, era una delle meno esperte e doveva vedersela con le più titolate Germania Est (campione d’Europa in carica) e URSS (campione olimpico in carica). Quell’edizione dell’Europeo prevedeva due gironi da sei squadre ciascuna. Nel Gruppo A l’Unione Sovietica dominò vincendo cinque match su cinque, seguita dalla Romania. Nel Gruppo B invece il primo posto andò alla Germania Est, come da pronostico, mentre l’Italia si giocava la semifinale contro Cecoslovacchia e Bulgaria. Le azzurre, nella partita d’esordio, si imposero contro le Ceche per 3-0, risultato ripetuto contro la Polonia, mentre contro la Francia servirono quattro set.

La formazione tricolore dovette invece arrendersi in tre set contro la favoritissima Germania Est, mentre contro la Bulgaria perse per 3-1. Ma proprio questo set conquistato per 15-12 contro le bulgare consentì alle azzurre di superare Cecoslovacchia e la stessa Bulgaria e di accedere così alla semifinale. In semifinale l’Italia trovò dall’altra parte della rete l’URSS di Kirillova. Partita che purtroppo non riservò soprese, con le sovietiche che si imposero per 3-0 relegando le azzurre alla finale per il terzo posto. Qui l’avversaria fu la Romania, sconfitta in semifinale dalla Germania Est. Le azzurre entrarono in campo molto determinate e non lasciarono spazio alle romene, come dimostrano i parziali: 15-5, 15-6, 15-3. Vittoria netta, mai in discussione, che regalò all’Italvolley rosa la medaglia di bronzo. La storia era stata riscritta e da quel momento anche la pallavolo rosa iniziò a togliersi diverse soddisfazioni, tanto a livello di club quanto a livello di Nazionale.

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