Amarcord

L’angolo del ricordo: il ritorno in campo di Eleonora Lo Bianco

Alcune partite hanno un significato che va ben oltre il risultato, poco importa se poi si vince o si perde. Un esempio è il match di volley andato in scena il 19 febbraio 2011 al PalaNorda di Bergamo. Il palazzetto è ben noto agli appassionati di pallavolo, che lì hanno potuto seguire la squadra locale, una delle più importanti della Serie A1 Femminile. La maglia della Foppapedretti Bergamo è stata vestita da giocatrici che hanno scritto la storia della pallavolo italiana, due su tutte Francesca Piccinini ed Eleonora Lo Bianco. Quest’ultima è rimasta legata al club bergamasco dal 2005 al 2011 (con una breve parentesi successiva) e proprio nel 2011 ha emozionato il proprio pubblico tornando in campo. Un ritorno in campo molto atteso, perché arrivato dopo una pausa forzata per motivi di salute.

A raccontare ciò che l’ha tenuta lontana dai campi è stata la stessa Leo Lo Bianco, che durante il Mondiale 2010 si accorse di qualcosa di anomalo: “Osservandomi con attenzione, ho scoperto sulla pelle qualcosa che mi riesce difficile definire: diciamo un incavo, una smagliatura. E all’autopalpazione ho sentito che sotto c’era qualcosa di duro, un nodulo insomma. Ma non ne ho parlato con nessuno, tranne che con una compagna di squadra… Mancava un paio di giorni al rientro in Italia e ho preferito fare tutto una volta tornata a Bergamo“. Una volta tornata dall’avventura iridata, dopo tutti gli accertamenti del caso, “sono entrata all’Istituto Europeo Oncologico di Milano, dove sono stata presa in cura dall’équipe del professor Veronesi. Lì i medici hanno parlato chiaro fin dal primo momento. Con molto tatto, ma senza nascondere niente, mi è stato detto che c’era un ventaglio di ipotesi: dalla più benevola, cioè che tutto sarebbe finito con l’asportazione, alla più nera in caso di metastasi. Lo avrebbero accertato con l’intervento“. Intervento cui si è sottoposta l’1 dicembre 2010.

Tutto è andato per il meglio, il male è stato sconfitto e la concentrazione si è spostata sul ritorno in campo. L’intero movimento della pallavolo faceva il tifo per lei, perché la detentrice del record di presenze in Nazionale mancava a tutti. Quel talento cristallino in cabina di regia non poteva rimanere a lungo lontano dalla rete. E infatti, Leo tornò ad allenarsi con la squadra, un po’ per volta, senza affrettare i tempi. Nel frattempo si concluse il girone di andata ed arrivò l’anticipo della prima giornata di ritorno, sabato 19 febbraio 2011. Al PalaNorda di Bergamo, la Foppapedretti Bergamo stava vincendo contro la Spes Conegliano e coach Davide Mazzanti decise di fare una sorpresa a tutti i tifosi: far saggiare il campo ad Eleonora Lo Bianco per qualche scambio. Quando venne chiamato il cambio, il pubblico se ne accorse e si alzarono tutti in piedi. Tutti, perché la pallavolo spesso dimostra che il rispetto dell’avversario è un valore irrinunciabile, specie se dall’altra parte della rete si trova una delle migliori palleggiatrici al mondo. Standing ovation ricca di emozioni: l’inimitabile Leo Lo Bianco era di nuovo in campo, pronta ad incantare con le sue mani di fata. Il momento magico venne coronato dalla vittoria finale per 3-1, ma per una volta il risultato passò in secondo piano.

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