Le Olimpiadi Invernali di Calgary 1988 sono un momento importantissimo della carriera di Alberto Tomba. Nei Giochi canadesi la leggenda azzurra conquista le prime due medaglie a cinque cerchi (entrambe d’oro) del suo palmares che si sarebbe ulteriormente arricchito nel corso degli anni. Sia nello slalom che nel gigante, il fenomeno bolognese riesce a sbaragliare la concorrenza. C’è però un evento in particolare che ha reso uniche quelle gare per Tomba e per lo sport italiano in generale.
Sabato 27 febbraio, sulle nevi canadesi va in scena lo slalom speciale maschile che assegna le medaglie olimpiche di quell’edizione dei giochi. Alberto Tomba è uno dei favoriti, ma gli avversari di valore non mancano, a cominciare dal tedesco Frank Wörndl (al tempo in gara per la Germania Ovest). In Italia sono in tanti a fare il tifo per il “Bomba”, ma l’attenzione del Bel Paese è anche diretta alla serata finale del Festival di Sanremo, da sempre uno degli eventi più seguiti a livello nazionale.
Dopo la prima manche Tomba è terzo, ma le speranze di vittoria ci sono eccome. La seconda parte è prevista in concomitanza con il Festival, ed è qui che succede qualcosa di difficilmente immaginabile anche al giorno d’oggi. Anche Sanremo si ferma per ammirare lo slalom di Tomba, con la Rai che manda in diretta le immagini del campione emiliano, terzultimo a scendere e capace di prendersi il primo posto provvisorio. Alla fine nemmeno Wörndl riesce a mettersi davanti ad Alberto, che conquista l’oro nello slalom mentre nel teatro Ariston, Aldo Biscardi si alza in piedi e fa partire un lungo applauso per il campione azzurro. Insieme a lui, poi, applaudono i circa 20 milioni di spettatori che quella sera si sono sintonizzati per seguire la gara di Alberto Tomba.