Amarcord

L’angolo del ricordo, Tiger Woods e il Masters 2005: un approccio in buca e nella storia

Dei tanti colpi degli innumerevoli momenti che definiscono la carriera di un fuoriclasse assoluto come Tiger Woods, il finale del Masters di Augusta 2005 è senza dubbio uno dei più iconici. Proprio in quella che sarebbe dovuta essere la settimana del Masters 2020, andiamo quindi a rivivere quell’incredibile finale di torneo.

Torniamo con la memoria e con le immagini al 10 aprile 2005, ultima giornata del Masters. Tiger Woods inizia il round finale con tre colpi di vantaggio su un altro statunitense, Chris DiMarco. Un’edizione del torneo condizionata dalle forti piogge, che costrinsero i giocatori a concludere il terzo giro nel primo mattino della domenica. Woods e DiMarco sono così insieme nell’ultimo team e dopo 15 buche Tiger mantiene un solo colpo di vantaggio sull’avversario. Al par 3 della buca 16, Woods “chiude” il suo tee shot e finisce a sinistra con un approccio decisamente complicato davanti a sè.

Le immagini seguenti sono ben vivide nella memoria degli appassionati: dopo aver studiato con la consueta maniacale attenzione il colpo insieme al suo caddie dell’epoca Steve Williams, Woods gioca un approccio a correre sfruttando le infinite pendenze dei green dell’Augusta National. Inizialmente Tiger sembra quasi giocare spalle alla buca, ma la palla inizia a scendere verso la bandiera e lentamente arriva rotolando fin sul bordo dove sembra fermarsi tra i boati del pubblico. Dopo un istante la palla cade in buca: è pandemonio sul green della 16, come dimostrano le immagini da diverse angolazioni. Il pubblico è in delirio, ma il torneo non è ancora finito: nonostante lo straordinario approccio avesse dato a Woods due colpi di vantaggio a due buche dalla fine, il golf si dimostra ancora una volta uno sport dagli infiniti colpi di scena.

Woods infatti mette a segno due bogey alla 17 e alle 18, perdendo i due colpi di vantaggio in favore di Chris DiMarco che invece non commette errori chiudendo il giro con due par. Si va quindi al playoff, che di disputa sulla buca 18: Woods mette a segno il birdie contro il par del suo avversario e vince così la sua quarta giacca verde e il suo nono major in carriera. Una vittoria non banale non solo per il modo in cui è arrivata, ma anche perchè con quel successo Woods tornò a vincere un major dopo quasi tre anni. L’ultimo trionfo Slam era infatti stato lo U.S Open del 2002. Nessuno però ricorda il torneo per il playoff o per gli errori nel finale, la prima immagine che accorre è sempre e comunque l’approccio della 16.

Nel corso degli anni la “Tigre” ha poi aggiunto altri 6 major alla sua leggendaria bacheca, l’ultimo dei quali lo scorso anno proprio al Masters dove ha conquistato la quinta giacca verde, a 14 anni di distanza da quell’incredibile approccio in buca alla 16. 

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