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Roberto Mancini: “Dispiace non giocare gli Europei, ma il rinvio di un anno può essere un vantaggio”

Roberto Mancini - Foto Sportface

“È un dispiacere non poter giocare gli Europei per le motivazioni che tutti sappiamo. È stato molto difficile anche per noi che stavamo preparando tutto per questa manifestazione così importante, quindi ci fa molto dispiacere. Allo stesso tempo credo che possa essere un piccolo vantaggio anche per noi, siamo una squadra giovane, avere un altro anno di esperienza per alcuni ragazzi può essere molto utile e credo che saremo tra le squadre che potrebbero vincere il prossimo campionato d’Europa. Queste le parole del ct azzurro Roberto Mancini, in collegamento con Francesca Fialdini a “Da noi… a Ruota Libera”, programma che andrà in onda domani alle 17.35 su Rai 1. Mancini, inoltre, ha commentato anche le polemiche nate dalla decisione di aver giocato lo stesso Atalanta-Valencia, prima che la pandemia raggiungesse una situazione critica: “Sono a casa da tanto tempo per cui si inizia a fare molta fatica. Purtroppo quello che sta accadendo è un momento veramente tragico e difficile. Dirlo adesso è abbastanza semplice, allora tante persone, comprese gli addetti ai lavori, neanche pensavano che questo virus sarebbe arrivato in Italia. Ha spiazzato un po’ tutti. Allora si poteva pensare di continuare, anche in tutta Europa si sono trovati nelle stesse situazioni“. Il ct azzurro ha toccato il tema dello stop del campionato e le possibili ripercussioni sulla Nazionale: “Molto dipenderà da quando inizierà il campionato perché poi chiaramente si accumuleranno una serie di partite tra club e competizioni internazionali e nazionali…potrebbe diventare un problema, però è anche vero che i giorni sono quelli, le date sono quelle quindi bisogna anche sapersi adeguare“.

Infine, Mancini ha parlato anche dell’iniziativa dello “scudetto del cuore” della Federcalcio, assegnato agli operatori sanitari che stanno lottando in prima linea contro il COVID-19: “La Federazione sta facendo tante iniziative in queste settimane: verranno premiati i medici, gli infermieri per tutto quello che stanno facendo e credo che ci dovremmo ricordare di loro anche dopo, perchè adesso è troppo semplice. Dovremo ricordarci quello che hanno fatto e che sempre fanno per noi, credo siano veramente la parte migliore in questo momento”Riguardo al momento in cesserà l’emergenza del virus, Mancini si fa augurio: “Spero che saremo persone migliori, ciò che è accaduto ci ha insegnato tante cose: che si può essere i più potenti, i più ricchi, i più belli… però poi arriva un nemico invisibile e ti abbatte come niente. Quindi spero che le persone diventino migliori, che possano diventare più buone: in Italia, in Europa, in tutto il mondo. Non credo sia una cosa semplice ma questa è la mia speranza e poi che si possa tornare a vedere il calcio veramente solo per divertirsi“.

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