Alberto Zaccheroni è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport, con l’ex tecnico di Milan e Juventus che ha voluto raccontare le sue sensazioni legate all’emergenza Coronavirus. “Non sono abituato a stare in casa, sono sempre in giro – ha spiegato Zaccheroni – Ma ne approfitto per godermi mio padre che ha 98 anni e sta meglio di me. Ovviamente l’ho chiuso in casa a doppia mandata. Credo che tra qualche tempo capiremo che in tanti abbiamo avuto qualcosa. Anche io insieme a mia moglie e mio figlio abbiamo avuto sintomi strani: compressione al petto, palpebre gonfie e strani mal di testa.”
Alla domanda se lo stop al calcio sia stato tardivo, Zaccheroni risponde: “Col senno di poi sì. Quando ci fu tutto il caos intorno a Parma-Brescia, prima fermata e poi giocata, sarebbe stata l’occasione buona per fermare tutto. Invece si è giocato un altro turno con tutto ciò che ne consegue.”