Biathlon

Biathlon, Wierer: “La Coppa l’hanno spedita. Se mi ritiro? Ancora non so, ora riposo”

Dorothea Wierer - Foto Pentaphoto
Dorothea Wierer - Foto Pentaphoto

Dorothea Wierer ha parlato in diretta Facebook con Fondo Italia della stagione passata ma anche di come sta vivendo la quarantena. Una chiacchierata durata più di un’ora, in cui è intervenuto anche il marito Stefano Corradini, allenatore responsabile del Gruppo Atleti di Interesse Nazionale di fondo. Uno dei primi temi affrontati è stata la pigrizia di Dorothea, che in giovane età la faceva allenare pochissimo, nonostante i risultati ottenuti a livello Youth e Juniores fossero di primissimo piano, mostrando un talento fuori dal comune. Ora però Wierer è una grande professionista e il meteo avverso non ferma la determinazione dell’altoatesina. Per quanto riguarda la stagione appena conclusa, Wierer ha dichiarato: “Stagione oltre le aspettative? Sì, non pensavo di riconfermarmi a questi livelli. Anche perché, come ho detto diverse volte, l’estate per me è stata molto impegnativa, con il mal di schiena e tutti gli impegni, ho avuto poco tempo per riposarmi. L’estate non ero al top della forma, però io non sono mai stata un’atleta tanto forte in estate. Allo stesso tempo però imparo molto da queste situazioni, essendo sempre sotto stress e di fretta, mi torna utile durante le gare“.

I problemi alla schiena citati sono sorti ad agosto, durante la preparazione a Forni Avoltri ed una risonanza ha rivelato l’esistenza di un’ernia. Wierer sottolinea l’ottimo lavoro di allenatori e fisioterapisti, grazie ai quali è riuscita a gestire i problemi fisici e, pur saltando i Campionati Italiani, iniziare al meglio la stagione. “Di solito sono una che parte bene, ma non pensavo di tenere per tutta la stagione, perché comunque poi la stanchezza si fa sentire” ha spiegato Wierer, “quando torno a casa non sempre riesco a riposare per i tanti impegni, non sempre è facile gestire tutto“. Problemi alla schiena ricomparsi in gennaio, anche se non con la stessa intensità, proprio prima dei Mondiali di Anterselva. In riferimento alla rassegna iridata, Wierer scherza: “Per fortuna la conferenza stampa era due giorni prima delle gare. Tante interviste in italiano, inglese e tedesco… E poi sono sempre le stesse domande e ti stanchi“.

Riferendosi ai Mondiali, Wierer racconta: “Noi eravamo in appartamento, quindi era come al solito, ma la pressione si sentiva perché tutti ci chiedevano dei Mondiali. Dopo la sprint non ero per niente soddisfatta, era una neve difficilissima dove serve tanto equilibrio e io sono negata su quelle neve“. “Nell’inseguimento le condizioni erano decisamente meglio e ho iniziato a tutta per cercare di recuperare più posizioni possibili. Ovviamente ho rischiato poi di non farcela più nell’ultimo giro, ma è l’unico modo per recuperare. Poi mi è andata bene anche col tiro” prosegue l’azzurra, “quando sono entrata nello stadio è stato emozionante, con i tecnici accanto alla pista e Zingerle che urlava ‘Ce l’hai fatta!’, sicuramente un momento indimenticabile“. “Nell’individuale è stato molto diverso, nell’ultimo giro non sapevo se sarei riuscita a reggere, però alla fine è andata bene“, racconta Wierer sul testa a testa con Hinz nell’ultimo giro.

Nell’individuale è stato il tecnico Andrea Zattoni a correre affianco a Dorothea per darle la carica, mentre nella mass start era Federica Sanfilippo a supportarla lungo il tracciato. “Ci conosciamo da tanti anni, ho un bellissimo rapporto con lei, molto sincero” dice Wierer in riferimento a Sanfilippo. Sincerità che l’altoatesina cita spesso anche nel rapporto con lo staff tecnico, che si augura non cambi in futuro. Un aspetto da sottolineare è il fatto che Wierer sia riuscita ad ottenere ottimi risultati pur non sentendosi al top fisicamente, questo perché “quando indosso il pettorale sono più forte” ammette, “diventa più consapevole e convinta, è questo che la contraddistingue” conferma il marito. Rispondendo alla domanda su quale sia il piatto preferito, oltre al cioccolato, Doro scherza: “Purtroppo mi piace tutto!“. Un’altra domanda riguardava la Sfera di Cristallo, che Dorothea non ha ancora rivevuto, ma “Curtaz mi ha detto che è stata spedita. Ma tanto non mi serve, le Coppe le tiene mia mamma così lei è contenta e le spolvera” scherza. Un quesito toccato è stato quello sui possibili cambi di staff tecnico, ma ancora non si hanno notizie a riguardo vista anche la situazione incerta. Questo sarà un aspetto fondamentale nella scelta se continuare o meno la carriera da biathleta: “Non ho ancora deciso, dipende un po’ come sarà il futuro in generale. Difficile capire se ho raggiunto il punto massimo della carriera, però le motivazioni ci sarebbero. Tengo molto ai miei allenatori e credo di avere ancora qualche margine, visto che ho iniziato ad allenarmi tardi alla fine“. Intanto l’azzurra passa le giornate di quarantena riposandosi, essendo annullati tutti gli impegni extra-biathlon, e sistemando casa, con qualche sessione di bici sfidando alcuni colleghi.

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