Il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco ha fatto un paragone riguardo la situazione americana e quella italiana: “A New York è successo quello che è accaduto in Lombardia: sono stati travolti da un’ondata di casi improvvisa, che è arrivata come un iceberg: si vedeva solo la punta, il 15-20% dei casi gravi, poi è arrivato tutto il resto”, ha spiegato all’AdnKronos Salute.
“A differenza di quanto accaduto in Veneto – prosegue l’esperto – Codogno in Lombardia è un centro di logistica e trasporti molto attivo. La grande attività, gli scambi, i commerci, i movimenti hanno penalizzato la Lombardia e stanno penalizzando New York. C’è poi il fatto che il virus ha lavorato sottotraccia, ed è emerso solo quando ci sono stati i casi gravi. Non dobbiamo dimenticare che il coronavirus si manifesta nell’80% con sintomi lievi: ma in Lombardia e a New York ci si è accorti dell’iceberg solo quando il 15-20% di pazienti gravi si è manifestato e ha avuto bisogno di cure”.