Giuseppe Conte prolunga la quarantena sino al 13 aprile con una conferenza stampa. Nulla o quasi cambia dunque per gli italiani con il nuovo decreto per combattere e sconfiggere il coronavirus: “Nel momento in cui avremo la curva epidemiologica nei prossimi giorni, inizieremo ad abbracciare la prospettiva di entrare nella fase 2. La fase 2 è quella di convivenza con il virus, adottando misure che possano far riprendere le attività per poi arrivare alla fase 3, quella dell’uscita dall’emergenza”, ha rivelato Conte.
Dunque cosa riapre dopo il nuovo decreto. Rimangono chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie con la sola consegna a domicilio. Chiusi parrucchieri, barbieri, estetisti, palestre, piscine, sale bingo, sale giochi e ovviamente anche le discoteche, i cinema, i teatri. Per quanto riguarda i negozi aperti troviamo i tabaccai e i benzinai, oltre ai meccanici e ai i ferramenta. Aperti anche i punti di ristoro all’interno degli ospedali.