“I miei problemi sono cominciati con Mourinho, che è quello che mi ha fatto andare via dal Real Madrid: il giorno della chiusura del mercato mi chiama e mi dice che me ne devo andare. Avevo meno di 24 ore per scegliere una squadra. La dirigenza decise che doveva giocare Marcelo, non c’erano motivi per cacciarmi. Valdano probabilmente riponeva più speranze in Marcelo. Il Real è il miglior club della storia e io ci ho giocato, questo non me lo toglierà nessuno”. E’ questa la rivelazione dell’ex calciatore del Real Madrid Royston Drenthe, adesso relegato nelle serie minori in Olanda, paese dove era esploso nel 2007 con il Feyenoord: l’accusa è chiara e colpisce Josè Mourinho, all’epoca tecnico delle merengues.
Il laterale mancino ricorda anche alcune esperienze movimentate dell’epoca in maglia blancos: “Madrid è una bella città, dove si fa festa e le ragazze sono belle, e tu sei giovane e un giocatore del Real. Sono molte le tentazioni. Con Robinho mi trovavo bene e a volte andavo a casa sua: aveva trasformato la cantina in una discoteca. Una volta ero con un amico al casinò e ci si sono avvicinate due ragazze molto belle. Ce ne siamo andati in hotel e ci siamo divertiti. Il problema è arrivato alla fine, quando ci hanno chiesto 1.000 euro ciascuno. Non avevo idea che dovessimo pagarle”.