L’ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino, che ha lasciato i partenopei a inizio anni 2000 dopo una lunga gestione, ha parlato della situazione legata al coronavirus e si è lasciato andare anche a una dichiarazione piccata nei confronti dell’arbitro Daniele Orsato, accusato di aver negato ai partenopei lo scudetto 2018 con la discussa direzione di gara in Inter-Juventus: “Alcuni dirigenti non hanno ben capito la portata di questo dramma. Serve un pensatoio che prenda al più presto delle decisioni Io penso che Agnelli sia una certezza e un referente che, nel confronto, tornerebbe utile; così come Lotito, che ha interessi divergenti da quelli della Juventus. E poi, super partes, chi ha dato dimostrazione in campo e fuori di essere illuminato: mi piace molto Percassi, che ha costruito un autentico miracolo; e propenderei poi per De Laurentiis che, negli ultimi campionati, ha rappresentato con il Napoli il contro-potere tecnico. Nel 2018 lo scudetto gli è stato negato, diciamo così, dalle decisioni di Orsato in Inter-Juventus. Perché quello scudetto sarebbe finito qui da noi”.
L’ottantottenne prova a ipotizzare gli scenari nel mondo del calcio che si prospetteranno una volta rientrata l’emergenza da coronavirus: “La rovina è dietro la porta, perché la ragionevolezza durerà un attimo. Poi, tranne per chi ha già dimostrato lungimiranza, si tornerà a correre verso l’acquisto più costoso, il contratto più elevato, i bonus più invitanti. Il sistema è corroso da dentro, ci sono procuratori – e a me non stanno simpatici – che giocano su più tavoli, perché vivono di provvigioni e ogni cessione muove capitali. E a loro non interessa altro che spostare i propri assistiti. Negli Anni Ottanta, gli incassi erano limitati al botteghino, al Totocalcio, a qualche sponsor che cominciò a comparire. Ora la Champions è un gettito di danaro che però viene bruciato, spesso, da spese colossali che non arrecano beneficio”.