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Passeggiata e jogging si possono fare? La nota del Viminale

Giuseppe Conte e Angelo Borrelli
Giuseppe Conte e Angelo Borrelli, Foto Protezione Civile CC BY 2.0

Ha fatto molto discutere la circolare del ministero dell’Interno del 31 marzo in cui si è affrontato il discorso delle passeggiate con un figlio minorenne. Dal Viminale in un nuovo comunicato stampa viene ribadito che le regole sugli spostamenti non sono minimamente cambiate: la passeggiata è consentita in solitudine e nel caso di due componenti dello stesso nucleo familiare del tipo genitore-figlio anche in questo caso, ma comunque in prossimità della propria abitazione. Stesso discorso vale per jogging e attività motoria all’aperto, che fermo restando le limitazioni indicate, sarà consentita solo in zone limitrofe al proprio domicilio. Di seguito il comunicato completo del Viminale.

Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano. Si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente nelle ipotesi già previste dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri: per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute. La circolare del ministero dell’Interno del 31 marzo si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale. In particolare, è stato specificato che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute. Per quanto riguarda l’attività motoria è stato chiarito che, fermo restando le limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione. La circolare ha ribadito che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all’aperto e che continua ad essere vietato l’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici. La medesima circolare ha ricordato infine che in ogni caso tutti gli spostamenti sono soggetti a un divieto generale di assembramento e quindi all’obbligo di rispettare la distanza minima di sicurezza. Le regole e i divieti sugli spostamenti delle persone fisiche, dunque, rimangono le stesse.

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