“La verità è che probabilmente Marquez non era neppure al 60% durante i test e sì, è vero che questo stop forzato lo ha probabilmente aiutato. Ma tutti noi avremmo preferito correre con Marc non al meglio che trovarci in questa situazione drammatica“. Così Alberto Puig, team manager della Repsol Honda, ha commentato all’agenzia spagnola EFE il difficile momento che tutto il mondo sta vivendo a causa dell’emergenza legata al COVID-19. Il manager spagnolo ha anche voluto mettere a tacere le voci di molti che avevano affermato di come l’HRC avesse beneficiato di questo ritardo per mettere a punto la moto per la stagione 2020: “Siamo stati i primi, in Qatar a fornire già tutti i componenti della moto. Queste affermazioni sono l’esatto contrario di quella che è la realtà. Un motore o una carena non si realizzano in cinque minuti”. Riguardo all’infortunio alla spalla di Marquez, Puig ha voluto aggiungere: “Se avessimo corso, Marc avrebbe stretto i denti e sarebbe stato della gara. In Qatar avrebbe gareggiato con tanto dolore, tanta sofferenza e molte difficoltà ma sicuramente avrebbe lottato per la vittoria fino alla fine. Ricordiamoci che stiamo sempre parlando di Marc Marquez”.
MotoGP, Puig: “Marquez non al meglio, ma in Qatar avrebbe corso”
Marc Marquez - Foto Box Repsol