L’Agenzia antidoping tedesca Nada ha riferito alla Dpa che si sta pensando ad un test del sangue a distanza, supportato da un protocollo il cui rispetto sarà monitorato in diretta video da remoto, con cui si potrebbe proseguire a monitorare gli atleti anche a distanza.
La procedura prevederebbe un campione di sangue estratto con una puntura e depositato su un apposito cartoncino su cui sono inseriti gli estremi dell’atleta. Il foglio con il campione di sangue secco verrà poi imbustato, sigillato e spedito al laboratorio. Nada ha spiegato i dettagli del progetto al vaglio: “Il test Dried Blood Spot (Dbs) è un’alternativa che stiamo esaminando con il laboratorio di Colonia assieme a un gruppo di atleti per capire se può essere o meno implementato il suo utilizzo. Il vantaggio è un intervento invasivo minimo con un volume piuttosto basso di goccia di sangue”.