La Federazione italiana rugby ha deciso di sospendere definitivamente la stagione 2019/2020 in Italia, che era stata per il momento sospesa fino al 3 aprile: per via della pandemia di coronavirus, dunque, terminano in anticipo e in maniera definitiva tutti i campionati del territorio italiano e al contempo il consiglio federale ha deciso di non assegnare i titoli di campione d’Italia e di non dar vita ai processi di promozione e retrocessione.
Questa la nota in merito da parte della Fir: “Nell’assumere una decisione che non ha precedenti nella storia del rugby italiano dal secondo dopoguerra ad oggi il Consiglio ha tenuto in massima considerazione i valori fondanti del rugby italiano e il loro attivo impatto sulla società civile e sui club, nell’intento di rispondere a tre aspetti imprescindibili: tutelare la salute e il futuro dei giocatori di rugby di ogni età e livello del nostro Paese, delle loro famiglie e delle loro comunità; mostrare come il gioco del rugby sia pronto a rispondere eticamente alle condizioni complessive del Paese, duramente sfidato sul piano sanitario ed economico dalle vicende epidemiche attuali anche affrontando, come opportuna forma di condivisione, il sacrificio di una sospensione tanto incidente sull’attività agonistica nazionale; consentire ai club di ogni livello di operare in regime di chiarezza rispetto alle attività previste nei prossimi mesi”.