Helmut Marko, ex pilota automobilistico austriaco, continua a minimizzare l’emergenza COVID-19. Al portale austriaco OE24, il collaboratore della Red Bull rivela alcuni interessanti retroscena riguardo il weekend in Australia, in cui si è deciso a pochi minuti dall’inizio di cancellare la prima gara del Mondiale 2020 di Formula 1 dopo la positività al tampone di un membro McLaren. Queste le sue parole: “Speravo che la Formula 1 potesse dare l’esempio. In Australia gli organizzatori e le autorità locali volevano far correre la gara, anche noi della Red Bull avremmo voluto e altre scuderie, poi Toto Wolff è stato obbligato dal suo capo in Mercedes a cambiare idea”.
Il dirigente austriaco, che si trovava proprio a Melbourne venerdì, ha poi continuato: “Sono stato in Australia quattordici ore, poi sono tornato immediatamente indietro. In aeroporto si è ammucchiato un enorme numero di persone, se non prendi il coronavirus lì, non saprei dove”. Infine, Marko ha fatto riferimento alla gara di Indianapolis 2005 nella quale per motivi diversi gareggiarono solo tre scuderie: “A Indianapolis 2005 hanno partecipato tre scuderie. Penso che se fossimo usciti in pista venerdì, gran parte dei team avrebbe fatto lo stesso“.