Roberto Mancini ha parlato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Il commissario tecnico dell’Italia sarebbe dovuto essere tra i protagonisti degli Europei in programma il prossimo giugno. La rassegna continentale è stata però rinviata di un anno a causa dell’emergenza coronavirus. “Nelle settimane scorse ho chiamato qualche giocatore, specie quelli infortunati e in dubbio – racconta Mancini -. Ho lavorato sulle amichevoli con Inghilterra e Germania e ho cominciato a impostare l’Europeo. E’ stato cancellato tutto. Confesso che la botta della delusione l’ho sentita. Mi sono fermato”.
“Ogni giorno faccio un po’ di sport sul terrazzo – continua l’ex allenatore dell’Inter -. Leggo, mi tengo informato alla televisione. Dopo cena le ore si fanno un po’ più lungo. L’altra sera ho visto Don Matteo… Ma io penso sempre positivo. Sono convinto che a maggio il campionato ripartirà, recupereremo la nostra normalità e io potrò incontrare negli stadi tutti i miei giocatori e riunire in qualche modo la Nazionale. Dopo quello che è successo, i giocatori avranno così voglia di giocare che l’entusiasmo compenserà la stanchezza. Sono convinto che torneremo a divertirci”.
SUGLI EUROPEI – “Ci abbiamo perso tutti, partiamo da questo. Poi è chiaro che il recupero di un giocatore dalle caratteristiche uniche come Zaniolo è importante e che i tanti giovani che abbiamo, tra un anno, saranno cresciuti in esperienza. Cresceranno i giovani di Italia, Francia e Inghilterra? E anche quelli di Olanda, Germania e Spagna che si sono rinnovate. Infatti, tra un anno, io mi aspetto un Europeo di altissimo livello, di grandissima qualità. Proveremo a vincere un grande torneo“.
SULLA SERIE A – “La Juve è ancora la favorita, ma la Lazio è in corsa e anche l’Inter. Perché sarà come un nuovo pianeta e non si possono fare previsioni si quanto accadrà. Tagliare stipendi ai giocatori? Inutile decidere ora perché penso che il campionato riprenderà. Ma i calciatori dovranno essere responsabili a seconda delle varie situazioni”.