Se il campionato di Serie A è fermo a causa dell’emergenza Coronavirus, gli eSports possono diventare una buona alternativa per tutti gli appassionati in crisi d’astinenza dalla propria squadra. La Roma ha, infatti, lanciato il suo team Fifa nel 2017 e James Pallotta ha spiegato il motivo di questa iniziativa: “In qualità di una delle squadre più connesse al mondo al digitale, ci siamo impegnati a creare un’organizzazione che coinvolga i nostri fan in nuovi entusiasmanti modi attraverso tutti i canali digitali”.
La società giallorossa ha creato anche un profilo Twitter per la propria squadra, composta dai tre gamers Damian Augustyniak, Miguel Bilhar e Natan Horton.
Il team è molto giovane, ma è già riuscito a portare a casa degli importanti successi, come nell’aprile 2018, quando la Roma si laurea campione della stagione 3 della Gfinity Elite Series battendo Uniland. A dicembre dello stesso anno diventa l’unica squadra nella serie Elite a difendere il titolo e, inoltre, ogni anno partecipa a tornei mondiali con le rappresentative europee più importanti, tra le quali Psg e Manchester City.
Gli eSports sono in forte crescita e la Roma, grazie ad una partnership con Fnatic, una delle migliori organizzazioni mondiali in questo campo, ha deciso di puntarci con decisione. Il club giallorosso, proprio in questi giorni, ha proposto la creazione di un torneo a inviti sfidando Wolfsberg, Sporting Lisbona, West Ham, Benfica e Genoa, squadre che la Roma affronterà nell’arco della settimana con una serie di sfide al meglio delle tre vittorie, che saranno trasmesse in streaming su Twitch.
Il mondo in questi giorni di quarantena può essere molto utile a tenere compagnia, ma in un’ottica più in generale può diventare un business importante. Alessandro Florenzi, per esempio, in estate ha investito con Daniele De Rossi nella start up Mkers, spiegando l’iniziativa: “L’idea di entrare in questo mondo in un momento in cui nessuno aveva ancora la predisposizione per eSport è partita da Max Sardella, che gestisce la mia immagine, e si è concretizzata con Luca Beccaceci, mio consulente di business management. Per me si è trattato di un investimento finanziario. Rispetto però a un investimento classico, che so, immobiliare, lo sento più vicino ai miei tempi e anche alle mie passioni”.