Dalla testimonianza dei sindaci bergamaschi, primi cittadini all’interno di territori falcidiati dall’emergenza coronavirus, emerge una realtà diversa da quella raccontata nei numeri ufficiali comunicati ogni giorno dalla Regione: “I casi ufficiali? La punta dell’iceberg. Abbiamo una diversa percezione dei dati, di giorno in giorno è sempre peggio. I numeri che ci danno non sono molto attendibili: purtroppo i morti sono molti di più di quelli dei report“. Secondo L’Eco di Bergamo nel bergamasco gli uffici anagrafe registrano un andamento di decessi anomalo rispetto al bilancio demografico di un anno fa: si parla di persone, soprattutto anziani, a cui non viene fatto il tampone e che quindi sfuggono al monitoraggio. E lo stesso vale per i contagiati: molti malati non ricoverati a casa con sintomi evidenti riconducibili al coronavirus, non conteggiati tra i casi positivi senza la verifica del tampone.