In Formula 1 se vogliamo trovare un successo non centrato dai tre top-team (Mercedes, Ferrari e Red Bull) bisogna tornare indietro al 2013. Gran Premio d’Australia, Melbourne: classica tappa di inizio stagione. Dopo un lungo inverno di attesa, ipotesi e tanta voglia di riaccendere i motori, all’Albert Park si riparte con il solito Sebastian Vettel candidato numero uno per la vittoria del Mondiale dopo aver conquistato tre titoli iridati di fila dal 2010 al 2012.
E in pole position c’è proprio il tedesco su Red Bull, capace di battere tutti sul giro secco nonostante le note difficoltà meteorologiche. Infatti la Q2 e la Q3 della qualifica del GP d’Australia vengono spostate domenica mattina con il tracciato che però si presenta nuovamente piuttosto bagnato. Ma nei minuti finali della Q3 team e piloti riescono a montare gomma super soft per andare a caccia del giro veloce e Vettel ferma il cronometro sull’1:27.407 con quattro decimi di vantaggio sul compagno di squadra Mark Webber. Poi Lewis Hamilton su Mercedes e le due Ferrari di Felipe Massa (4°) e Fernando Alonso (5°). In settima posizione c’è la Lotus di Kimi Raikkonen ma pochi si preoccupano della presenza del finlandese ex ferrarista.
Passa qualche ora e a Melbourne si torna nuovamente in pista per la gara. Il cielo è nuvoloso ma all’Albert Park si corre su una pista asciutta. Davanti a tutti Vettel mantiene il comando al via sfruttando una brutta partenza di Webber che scivola direttamente in settima posizione. Raikkonen, invece, supera anche Hamilton durante il corso del secondo giro e dà il via a un’emozionante rimonta. C’è tanta indecisione sulle strategie da attuare e dopo soli 4 giri Button scombussola i piani cambiando gomma e forzando tutti a una risposta sul breve termine. Pit-stop su pit-stop sfruttati alla perfezione dal team Lotus che con Raikkonen con due soste comanda tranquillamente la gara dopo il cambio gomme di Sutil, unico pilota davanti a lui al 46° giro, prima di tagliare il traguardo trionfante
Una rimonta fantastica, una dimostrazione perfetta di come gestire le gomme in una gara così complicata e caratterizzata da numerose variabili. Kimi trionfa, porta la Lotus sul gradino più alto del podio: un successo che rimarrà a lungo nella mente degli appassionati di F1 poiché da quel 17 marzo del 2013 nessun altro team è riuscito a battere i tre top-team che tuttora dettano legge nel circus.
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