E’ pronta la bozza del nuovo Decreto per le misure economiche per far fronte all’emergenza Coronavirus, con il Governo che varerà il decreto nel Consiglio dei ministri di lunedì 16 marzo alle ore 9. A riferirlo è l’Ansa che conferma che la bozza è composta da 113 articoli, per un totale di oltre 20 miliardi di euro messi sul piatto: la cifra finale dovrebbe avvicinare i 25 miliardi approvati dal Parlamento. Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha spiegato: “Il decreto è solo la prima tappa. Le conseguenze economiche non spariranno in poche settimane, l’economia avrà bisogno di una fortissima spinta per la ripartenza e la situazione richiede un cambio di passo anche dell’Europa“.
Per quanto riguarda le imprese più colpite, tra cui quelle dello sport (palestre) e dell’arte e cultura (teatri, cinema) oltre al trasporto, all’educazione e alla ristorazione, i contribuenti potranno avvantaggiarsi della sospensione fino al 31 maggio dei versamenti di ritenute, contributi, premi assicurativi e Iva per la prossima scadenza di marzo. Il tutto senza interessi o sanzioni.
Quasi 5 miliardi di euro saranno investiti negli ammortizzatori sociali, che saranno rivolti a tutti per 9 settimane. Aiuti quindi per cassa integrazione ordinaria e straordinaria, oltre a 3,3 miliardi per la cassa in deroga ai settori attualmente non coperti, compresi agricoltura e pesca. Resta escluso il lavoro domestico. Prevista inoltre la sospensione delle rate del mutuo per chi è in difficoltà estesa anche agli autonomi, senza necessità di presentare l’Isee. Arrivano anche i congedi per i genitori con figli a casa di età inferiore ai 12 anni: l’indennità sarà di massimo 15 giorni da utilizzare tra mamma e papà non contemporaneamente, e sarà pari al 50% della retribuzione. Nessun limite di età in caso di figli disabili.
Sul piano della gestione dell’emergenza in atto, i Prefetti potranno requisire strutture alberghiere al fine di ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare. Il capo della Protezione civile può inoltre requisire in uso o in proprietà, da ogni soggetto pubblico o privato, “presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché beni mobili di qualsiasi genere”, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Sono previsti indennizzi. Ci sono inoltre 50 milioni di euro di fondi per Invitalia, da distribuire alle imprese per acquisto di guanti e mascherine.