Se il mondo si è svegliato sotto shock per la notizia dell’elezione di Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti, i più preoccupati in questo momento sono i vertici del Comitato olimpico internazionale (Cio). Il tema scottante è la solita assegnazione dell’Olimpiade 2024, che già ha vissuto un colpo di scena con il ritiro di Roma successivo al “no” della sindaca 5 Stelle Virginia Raggi. Ora arriva un’altra mazzata per l’organo presieduto da Thomas Bach, che, non è un mistero, avrebbe preferito che fosse la candidata democratica Hillary Clinton a insediarsi alla Casa Bianca. Vediamo tutti i possibili scenari in vista della decisione finale prevista per il settembre del 2017.
Roma era la grande indiziata per ospitare tra 8 anni i Giochi Olimpici, ma, dopo il muro del Movimento 5 Stelle, i favori del pronostico si sono spostati su Los Angeles. Non convincono, infatti, le altre candidature: Budapest paga la deriva autoritaria del primo ministro ungherese, Viktor Orban, mentre Parigi è un’incognita dal punto di vista della sicurezza dopo i tragici attentati di matrice jihadista che hanno funestato il Paese nell’ultimo anno. Oltretutto la situazione francese è ancora in divenire: tra aprile e maggio 2017 si terranno le elezioni per eleggere il successore di Francois Hollande all’Eliseo e la leader del partito di estrema destra del Front National, Marine Le Pen, è in corsa per la vittoria. Nel caso arrivasse una nuova “sorpresina” anche dalla Francia, a quel punto il Cio si troverebbe in un grosso guaio.
Los Angeles è dunque una grande speranza per Thomas Bach. Usiamo ancora il presente e non l’imperfetto, anche se nelle ultime ore gli scenari sono cambiati repentinamente. Il sindaco della città californiana, il democratico Eric Garcetti, aveva già ventilato la possibilità di un ritiro della candidatura, soprattutto in caso di vittoria di Donald Trump. Il tycoon ha infatti condotto in questi mesi una campagna a parole non così distante dai proclami anti-immigrazione dell’ungherese Orban. Alcuni membri del Cio, in particolare quelli più vicini a Vladimir Putin, continueranno ad appoggiare Los Angeles per i Giochi del 2024, ma un’altra parte, probabilmente la più corposa, potrebbe discostarsi dopo il voto di questa notte.
La candidatura di Roma difficilmente tornerà in auge. Solo l’ipotesi di una prematura caduta di Virginia Raggi, seguita dall’arrivo al Campidoglio di un commissario pronto ad annullare il voto contrario della giunta 5 stelle, consentirebbe al presidente del Coni Giovanni Malagò di riaprire la partita. Ci sarebbe anche l’alternativa Milano, ma quello della città meneghina è un discorso più futuribile. Di certo il ritiro di Roma e il quasi contemporaneo insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump non fanno dormire sonni tranquilli dalle parti di Losanna, dove ha sede il Cio.