Amarcord

L’angolo del ricordo: Tomba e il trionfo in Coppa del Mondo nel 1995

Alberto Tomba
Alberto Tomba

A 28 anni quel trofeo ancora gli mancava. Mancava anche all’Italia, da ben vent’anni. Era stato Gustav Thoeni nel 1975 a tingere di azzurro per l’ultima volta la Coppa del Mondo di sci alpino. Alberto Tomba ci è riuscito nel 1995, raggiungendo l’ultimo traguardo importante che mancava al suo scintillante palmares. Insieme alla sfera di cristallo della classifica generale sono arrivate anche, entrambe per la quarta volta, le coppe di specialità nel gigante e nello slalom. Proprio in questi giorni si festeggiano i 25 anni di quello storico trionfo, ufficializzato alle finali di Bormio davanti al foltissimo pubblico italiano.

Comincia alla grande la stagione perfetta di Alberto, con le vittorie negli slalom di Tignes e Sestriere. Dopo il ritiro a metà gara nel gigante della Val d’Isere, arrivato in seguito a un’opaca prima manche, il bolognese torna in pista a Lech e infila due vittorie consecutive. La striscia non si interrompe, anzi prosegue con i successi di Alta Badia, Kranjska Gora e Garmisch Parenkirchen. Si prosegue con le gare di velocità, a cui ovviamente Tomba non partecipa, ma quando si torna tra le porte strette è nuovamente il bolognese a trionfare. Con i primi posti di Kitzbuhel e Wengen, Alberto tocca quota sette vittorie consecutive in slalom. Numeri impressionanti che si riflettono anche sulla classifica generale.

Pochi giorni dopo, ad Adelboden, Tomba si impone nuovamente, stavolta in gigante. La vittoria è ormai dietro l’angolo, ma la vera festa è ovviamente alle finali in programma a Bormio a metà marzo. L’ultimo successo stagionale il “Bomba” lo conquista tra il pubblico di casa nello slalom gigante del 18 marzo. Quel giorno la località lombarda si riempie per celebrare uno dei più grandi della storia. A fine gara parte la festa, con migliaia di tifosi a esultare assieme a Tomba per un traguardo raggiunto dopo anni di tentativi.

Tomba conquisterà ancora due ori mondiali a Sierra Nevada nel 1996 e un bronzo nell’edizione 1997 a Sestriere, andando a completare un’incredibile bacheca di trofei. Nello sci italiano, anche 25 anni dopo, se si pensa al più grande si pensa a lui.

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