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Giuseppe Conte in conferenza: “Non più zone rosse, ma intera Italia protetta”

Foto Antonio Fraioli

Il premier italiano Giuseppe Conte ha rilasciato importanti dichiarazioni nel corso di una conferenza stampa ufficiale, facendo il punto sull’emergenza Coronavirus e su questioni annesse, quali l’organizzazione economica e sportiva in questo periodo cupo. Il politico nostrano ha così esordito: “Capisco quanto sia difficile cambiare le nostre abitudini. Capisco le abitudini di famiglie e giovani, le quali potranno essere modificate e adattate e alle esigenze di tutti. I numeri dicono che stiamo avendo una crescita importante di contagi e persone in terapia intensiva o decedute. Ai cari di quest’ultimi va la vicinanza del Governo tutto“.

Conte ha così continuato: “Tutti dobbiamo rinunciare a qualcosa per il bene dell’Italia, dei nostri cari. Dobbiamo farlo subito e possiamo farlo. Ho deciso di adottare misure ancora più forti e stringenti, per cautelare la salute di tutti i cittadini, obiettivo primario del Governo, tutelando anche altri interessi. Sto per firmare un provvedimento, che possiamo sintetizzare con l’espressione ‘Io resto a casa’. Non ci sarà più una zona rossa, ma ci sarà l’Italia, zona protetta. Sono da evitare spostamenti in tutto il territorio della penisola, a meno che non sia viziati da ragioni di lavoro, casi di necessità o ragioni di salute. Vi è il divieto inoltre di raggruppamenti in pubblico, seppur comprendiamo la necessità di tutti“.

In chiusura, il premier ha espresso altre considerazioni fondamentali: “Non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, quali anche il massimo campionato di calcio. I tifosi devono prenderne atto. Non consentiremo che siano utilizzate le palestre, per lo svolgimento appunto di attività agonistiche o comunque sportive. Per quanto riguarda le autocertificazioni, è naturale che debba essere attuata per eventuali spostamenti. La sospensione delle attività didattiche rimane sino al 3 Aprile“.

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