“C’è chi è deputato a comandare. Il governo deve decidere, prendersi le proprie responsabilità, fare le leggi e farle rispettare, facendosi consigliare da chi conoscere i problemi dal punto di vista sanitario meglio di noi”. Queste le parole di Marcello Lippi ai microfoni di “Radio anch’io Sport” su Rai Radio 1. L’ex commissario tecnico dell’Italia si è detto preoccupato per l’emergenza coronavirus, e per come sta venendo condizionato il mondo del calcio. “Tutti devono fare la loro parte, dico tutti – ha detto Lippi -. Ieri ho visto gente in giro per le spiagge, affollare ristoranti e bar. Non e’ questo che dice il decreto del governo. Il problema é che é difficile rinunciare alla propria normalità. Fermare il campionato significa chiudere tutto, anche le sedi di allenamento, perché altrimenti tanto vale che la domenica si giochi”.
SULLO SCUDETTO – “Se fosse deciso lo stop della Serie A per me il campionato 2019/2020 dovrebbe essere invalidato. Non si può assegnare lo scudetto, né decidere le retrocessioni, in un torneo dove mancano 12 partite alla fine”.
SULL’EUROPEO – “Ci poniamo tante domande. Esiste la Ue. Che entri i ballo e prenda delle decisioni, anche perchè il problema ormai è continentale, anche se con sfumature diverse”.