La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, domenica 8 marzo, non è scesa in campo a Piacenza, dove era in programma il match della decima giornata di ritorno di Superlega 2019/2020. La società ha spiegato tramite un comunicato quanto successo. Giocatori e staff erano partiti per la località emiliana il giorno precedente, tranquillizzati dalla Lega sul fatto che non ci fosse pericolo di contagio da coronavirus. Nella serata di sabato però ha iniziato a circolare la bozza del nuovo decreto ministeriale, che inevitabilmente ha allarmato i giocatori. Patron Giannetti ha nuovamente contattato la Lega che ha assicurato che al termine del match il pullman sarebbe potuto uscire dalla zona rossa senza problemi. Nella mattinata di domenica, a seguito della firma di Giuseppe Conte del decreto ministeriale, le cui restrizioni coinvolgono anche la provincia di Piacenza. i dirigenti delle due società si sono incontrate al PalaBanca.
La preoccupazione si è fatta palpabile quando la Gas Sales Piacenza, tramite un tweet, ha comunicato che “l’atleta Fanuli dalla serata del 7 marzo è affetto da presumibile sindrome influenzale con raffreddore e febbre. Il giocatore non presenta al momento in modo palese e certo segni e/o sintomi riferibili a infezione da Coronavirus“. Giannetti, per rimanere fedele alle scelte della Lega Pallavolo Serie A, decide allora di chiedere un documento a firma del dottore societario piacentino che certifichi lo stato di salute di Fanuli, escludendo il contagio da coronavirus. Il documento non è mai stato preparato e dunque il patron di Sora ha deciso di far rientrare la propria squadra, facendo sottoscrivere a staff e giocatori un documento che attesta il motivo della scelta: assenza delle garanzie necessarie al contenimento del rischio di diffusione del coronavirus.
Le parole del Patron Gino Giannetti: “Nella scelta tra la gara e il nostro territorio ha vinto il senso civico. Noi volevamo giocarla la partita e infatti ieri pomeriggio siamo arrivati a Piacenza come da usuale programma trasferta che abbiamo rispettato anche oggi puntuali per il pre-match. Ho cercato di mantenere la calma tra gli atleti comprensibilmente preoccupati per loro stessi e i propri cari, ho ascoltato pareri, cercato soluzioni e garanzie che potessero far scendere in campo i ragazzi con la testa un po’ più libera da paure, ma quando a venire menoè stata l’ottemperanza al nuovo DPCM dell’8-03-2020 e dunque la sicurezza per l’intero nostro territorio al rientro della squadra, abbiamo convenuto che l’unica scelta che potevamo prendere era quella di non scendere dal pullman. Certi che il rispetto del senso civico sia uno dei valori che il nostro sport veicola, restiamo a completa diposizione per il recupero della gara”