Roberto D’Aversa ha parlato nella conferenza stampa alla vigilia di Parma-Spal, ventiseiesima giornata del campionato di Serie A 2019/2020. Il tecnico crociato ha rilasciato dichiarazioni al sito ufficiale della squadra nel corso di un fine settimana nel quale, ovviamente, non ci sono state conferenze stampa. L’allenatore ha attaccato parlando degli allenamenti svolti in settimana: “In queste settimane si è lavorato molto bene sotto l’aspetto dell’intensità e della preparazione della partita che ahimè variava di giorno in giorno, ma quando si è saputo l’avversario che avremmo dovuto affrontare abbiamo lavorato anche sulle situazioni tecniche e tattiche. La squadra si è ben comportata in questo periodo per quanto riguarda l’intensità degli allenamenti”. Di seguito le dichiarazioni complete del tecnico dei sardi.
SULLA SPAL – “La SPAL verrà qui per cercare di giocarsi una possibilità per recuperare posizioni in classifica, in questo momento è ultima e verrà qui per fare un risultato pieno; le motivazioni saranno molto importanti, per noi è una gara importante perché ci permetterebbe di avvicinarci di gran lunga al nostro obiettivo, l’unica cosa da fare è mettere da parte tutto questo periodo dove ci sono state delle difficoltà molto più importanti di una partita di calcio, ovvero problemi di salute. Dobbiamo restare concentrati sull’impegno singolo di domani per fare sì che si possa dare valore a quello che questi ragazzi stanno facendo dal primo giorno di ritiro, cioè avvicinarsi di molto all’obiettivo della salvezza”.
SULLA SUA SQUALIFICA – “A differenza del vivere la gara a bordo campo una valvola di sfogo essendo al fianco dei tuoi giocatori ce l’hai, in tribuna questo difficilmente lo puoi avere; chiaro che bisogna guardare anche l’aspetto positivo: la partita dall’alto si vede molto meglio anche sotto l’aspetto tattico. Il dispiacere è di saltare questa partita, mi auguro che domani si giochi così sconto la squalifica ricevuta per alcune situazioni, ma adesso non stiamo qui a recriminare sugli episodi, è un aspetto che andrà migliorato visto che il calcio di oggi dice che purtroppo anche gli allenatori possono essere ammoniti e quindi la somma di tante ammonizioni ti porta ad avere una squalifica. Sono molto fiducioso per quanto riguarda il mio staff che chiaramente mi sostituirà, ma non negli atteggiamenti perché ognuno deve avere il proprio temperamento, carattere e modo di essere; ma ho anche tanta fiducia nei miei ragazzi perché quello che mi fa stare sereno è il modo in cui hanno lavorato queste settimane e vi posso garantire che hanno fatto allenamenti stupendi, dunque da questo punto di vista c’è la mia massima fiducia, anche perché la preparazione della partita è importante durante la settimana ma quel che conta è l’interpretazione e la lettura da parte dei giocatori, come sempre: questo non cambia. Quel che cambia è che non ci sono io a bordo campo a urlare, ma per quanto riguarda i giocatori non cambia nulla“.
SULL’AMBIENTE ATTESO – “Quella delle porte chiuse è una situazione anomala, difficilmente ci si è ritrovati a giocare in queste condizioni quindi non c’è uno storico o un’esperienza da poter lavorarci o migliorare questo aspetto: dobbiamo essere bravi quando si scende in campo, come quando c’è un pubblico fuori casa e ci sono dunque dei fattori esterni che possono influenzarti e distoglierti dalla concentrazione della partita, così i ragazzi domani dovranno essere altrettanto bravi a rimanere concentrati dal primo secondo. Questa abitudine la avranno fin dal riscaldamento e in quel momento la squadra deve capire l’ambiente in cui si ritrova a giocare”.