Erano tre le opzioni rappresentati in destino delle finali di Coppa del Mondo di Cortina 2020: la chiusura della stagione senza l’atto finale, l’organizzazione a porte chiuse o l’organizzazione dell’evento in due sedi tra Kviftjell (Nor) per la velocità e Are (Swe) per le prove tecniche. Purtroppo l’opzione che ha avuto la meglio è stata la prima: la proposta della Federazione Italiana Sport Invernali che vedeva il supporto del Ministero dello Sport, del Coni, della Regione Veneto e del Comune di Cortina di tenere l’evento a porte chiuse, come autorizzato nel Dcpm del 4 marzo, ha ricevuto tutti voti contrari ad eccezione di quello dell’Italia. Ora la palla passa in mano alla FISI, alla quale è stata richiesta la cancellazione dell’evento: la risposta a questa richiesta deve essere formalizzata entro le 24 di oggi. La stagione dello sci alpino si concluderà quindi con le gare di Kranjska Gora per quanto riguarda il calendario maschile, e di Are per il calendario femminile. Tanto il rammarico degli italiani, in fattispecie quello di Flavio Roda, presidente FISI:
FLAVIO RODA – “E’ con grande rammarico che ho preso atto di questa decisione, ma ogni membro del Consiglio ha motivato la propria decisione di cancellare le Finali con le limitazioni che i rispettivi governi hanno loro imposto in relazione all’epidemia di coronavirus. Tutto ciò si è però concretizzato in una grave penalizzazione per il mondo dello sport, che avrà pesanti ricadute economiche sia per la Federazione che per la Fondazione Cortina 2021, che è l’organizzatore dei prossimi Mondiali e sarebbe dovuto essere anche l’organizzatore delle Finali. E’ una decisione che penalizzerà però tutto l’indotto della montagna italiana, in tutte le varie realtà imprenditoriali e associative, che grazie a queste Finali e ai prossimi Mondiali hanno deciso di supportare il movimento degli sport invernali con investimenti importanti e coraggiosi”.